De Andrè diventa un fumetto...d'autore

Vi segnaliamo una nuova stupenda uscita su Fabrizio De Andrè: UOMO FABER.
Non è una raccolta di canzoni, ne l'ennesima biografia, ma un FUMETTO. Un fumetto d'autore, che,  disegnato con maestria da Ivo Milazzo e sceneggiata da Càlzia, riesce a raccontarci la vita di questo poeta e la sua magia attraverso uno strumento del tutto diverso.

Questa è l'introduzione di Vincenzo Mollica:

Il compito era difficilissimo: raccontare a fumetti la vita di Fabrizio De André, rispettando la verità e la poesia con cui ha riempito i suoi giorni. La difficoltà maggiore era dare senso e unità ad episodi che hanno sicuramente segnato la vita di questo poeta che si è espresso in forma di canzone. Le vite dei poeti, non sempre, ma a volte, possono essere affascinanti come le loro opere, intense come i versi che ci hanno lasciato. Per tutto questo la vita a fumetti di De André disegnata con maestria da Ivo Milazzo e sceneggiata da Càlzia è riuscita in un piccolo miracolo: restituirci Fabrizio per quello che era, nella vita e nella poesia, senza bisogno di romanzare, di edulcorare, di renderlo diverso da quello che ha segnato, come se fosse inciso su una roccia, con la sua avventura umana. Ogni pagina di questo fumetto è un gioiello che emoziona, diverte, commuove. Lo considero l’unica canzone possibile su di lui, scritta e disegnata a fumetti. Grazie a questa storia Fabrizio sembra tornato tra noi con tutta la sua vitalità, la sua umanità, la sua ironia, la sua fragilità, ma soprattutto la sua poesia che non lo ha mai abbandonato, giorno dopo giorno, pensiero dopo pensiero. Lui poteva stare molto tempo su un verso fino a quando non trovava la sua limpidezza. Con questa storia, la sua storia, mi sembra sia accaduta la stessa cosa: in ogni pagina, in ogni vignetta, in ogni primo piano, in ogni sequenza, in ogni parola scritta nelle nuvole parlanti c’è la limpidezza di quello che De André è stato. Mi tocca molto l’idea che questa storia parta da una mia intervista, che facemmo con Fabrizio in Sardegna, in un giorno d’inverno, al tramonto su una spiaggia in cui gli scogli e la sabbia erano rosa. Fu l’unica volta che lo vidi commosso, confessando la voglia di ritrovare suo padre, scomparso qualche tempo prima, per potergli parlare ancora. Mi piace anche ricordare che nell’ultima telefonata che ci scambiammo, parlammo proprio di fumetti, della mia passione per questo genere e lui si rammaricava di averli letti poco. Citando Hugo Pratt e con l’emozione che mi ha lasciato questa storia, voglio dire che Milazzo e Càlzia hanno realizzato un vero capolavoro di letteratura disegnata. Nello stesso tempo, un libro tra i più importanti della bibliografia di questo artista che comincia, giustamente, ad essere sterminata. Questa storia a fumetti la terrò in biblioteca vicino ai suoi dischi, perché il suo posto naturale, a testimonianza di come tutto è nato.

Vincenzo Mollica


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